La vasta aula del primo piano, dove il 28 agosto 1519 Agostino Chigi tenne il suo banchetto di nozze, è uno dei primi esempi di prospettiva nella pittura. Prende il nome dalla decorazione di Baldassarre Peruzzi che nel 1519 affrescò sulle pareti vedute prospettiche aperte con finti colonnati su scorci urbani e campestri.
Essa rappresenta la continuazione ideale delle logge del pianterreno; attraverso il finto loggiato si scorgono vedute paesistiche: paesi arroccati, scorci di campagna, e nel fondo, contro il cielo luminoso, è la città (la Chiesa di Santo Spirito, una basilica romanica, la porta Settimiana).
Nel corso dei recenti restauri, tra le colonne, è venuta alla luce la sarcastica scritta, datata, in lingua tedesca e a caratteri gotici, che registra il passaggio dei Lanzichenecchi: “1528 – perché io scrittore non dovrei ridere: i Lanzichenecchi hanno fatto correre il Papa”.
Nelle nicchie sopra le porte e le finestre sono dipinte figure di divinità. Sotto il soffitto a cassettoni corre un fregio con scene mitologiche, pure del Peruzzi e bottega, e sulla parete nord campeggia un grande camino con la fucina di Vulcano.